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Caffè Alzheimer

Capofila: C.I.S.S. Ossola

Partner: Xenia

Ente Finanziatore: Fondazione Comunitaria VCO

Costo del progetto: 28000€


Caffè Alzheimer, sito a Domodossola, è uno spazio assistenziale dove accogliere persone affette da forme di demenza in diverse fasi di evoluzione. il Progetto prevede di creare una rete multifunzionale in cui i malati siano accolti in percorsi di stimolazione cognitiva, ricreativi e ludici, mentre i parenti ritrovino uno spazio informale per parlare di problemi, ricevere un consulto e al tempo stesso sentirsi accolti. All'interno del Caffè si organizzeranno attività socializzanti con gli anziani e attività di supporto per i loro familiari con la presenza di personale qualificato.


Come servizio complementare sarà aperto settimanalmente, inizialmente per la durata di due ore, eventualmente incrementabili, uno sportello telefonico “Pronto Alzheimer” dove personale qualificato (Assistenti Sociali, Psicologo, Educatore Profess


ionale, OSS specialista, Psicogeriatra, ecc.) risponderà alle chiamate dei familiari programmando incontri ed eventualmente teleconsulti con piattaforme web per meeting per meglio supportarli nell’assistenza quotidiana.

Lo sportello Alzheimer è una linea telefonica alla quale possono rivolgersi tutti i familiari e coloro che si prendono cura delle persone affette da ogni tipo di demenza. Ha lo scopo di dare sostegno concreto e gratuito alla famiglia affinché possa affrontare il decorso della malattia in modo più sereno e con le conoscenze adeguate.


Spesso chi assiste al proprio domicilio un familiare con demenza vive in una condizione di solitudine a causa della scarsa presenza di punti di riferimento che lo sostengano, informino e guidino. Il familiare ha necessità di luoghi dove possa essere accolto anche con il suo congiunto malato portatore di comportamenti atipici, talvolta “bizzarri”.

I sotto-obiettivi principali che il Caffè ed il “Pronto Alzheimer” vogliono perseguire sono:

1) fornire informazioni in merito agli aspetti medici e psicosociali della demenza

2) sensibilizzare l’importanza del confrontarsi circa i problemi che il malato e la sua famiglia vivono nel quotidiano (riconoscimento e accettazione sociale)

3) promuovere l’emancipazione delle persone con demenza e delle loro famiglie al fine di prevenirne l’isolamento

4) ridurre i sintomi neuropsicologici dei malati e dello stress del caregiver

5) fornire informazioni sulle tecniche relazionali e assistenziali rivolte alle persone affette da demenza


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